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Smart lighting for smart community - Justin Berger Blog

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Utilizzare l’illuminazione smart per “accendere” le smart community

di Justin Berger

28 January 2022

L’infrastruttura della rete di illuminazione è completa nella maggior parte delle grandi città, quindi non sorprende che i lampioni siano risorse che presentano opportunità smart incredibili non solo come strumento con cui i governi locali riescono a offrire illuminazione sostenibile ad alta efficienza energetica o dispositivi IoT, ma anche come canale attraverso il quale gli MNO possono espandere la propria portata e densità di rete nel territorio cittadino.

L’elettricità può consumare fino al 20% del budget operativo di una città, quindi molti governi locali stanno studiando metodi per distribuire soluzioni smart di risparmio economico ed energetico. Ma con il giusto approccio, l’illuminazione smart può essere molto di più di un fattore di risparmio: può diventare l’elemento abilitante di una vasta gamma di applicazioni di smart community.

L’illuminazione smart offre alle città un controllo granulare di quando le luci si accendono e si spengono, dei livelli di luminosità e delle necessità di manutenzione e riparazione. Queste funzionalità sono in grado di ridurre i costi di gestione dell’80%, e di aiutare i governi a rispettare i propri obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale tramite una migliore illuminazione dei luoghi pubblici. Già questo rende l’illuminazione smart estremamente interessante, ma è utile considerare anche il potenziale latente delle sue caratteristiche intrinseche, in grado di fornire un collegamento agli apparecchi di tutto il sistema. Abilitando queste risorse al 5G e al Wi-Fi, le città creeranno reti dal potenziale pressoché infinito, espandendo la copertura in zone difficilmente raggiungibili e gettando le basi per la copertura completa necessaria per creare le smart community.

Un nuovo tipo di connettività

L’utilizzo dell’infrastruttura di illuminazione per ampliare la connettività si integra perfettamente con il modo in cui le necessità delle comunità si evolvono dalle connessioni basate sugli edifici a una copertura più ampia e continua. Questo cambiamento è motivato in parte dalla domanda sempre crescente di “micro” e “nano” connettività che supporti i dispositivi IoT, e dalla necessità delle comunicazioni densificate di utilizzare le fonti di alimentazione già esistente.

Invece di distribuire la fibra per consentire una connettività completa, le comunità possono utilizzare i lampioni abilitati wireless per sfruttare la rete a fibra già esistente e spostare le trasmissioni a banda larga per via aerea. Molti casi d’uso dimostrano i vantaggi di questo approccio. Prendiamo ad esempio una megalopoli come Londra, dove per ogni kilometro quadrato sono presenti più di 600 videocamere CCTV. Convenzionalmente, ognuna di queste videocamere ha bisogno di una connessione a fibra. Con l’illuminazione smart, ogni lampione può diventare il punto di ingresso chiave per la connessione alla rete a fibra e la fornitura wireless della banda larga.

Il nostro partner strategico(link), Signify (già Phillips Lighting), è un pioniere nell’innovazione dell’illuminazione sostenibile. Fra i suoi prodotti troviamo unità di illuminazione in grado di comunicare in wireless a velocità di multi gigabit, fornendo una soluzione di “fibra virtuale” che abilita le applicazioni di banda larga in tutta la città. Con velocità come queste, l’infrastruttura pubblica di illuminazione può connettere e fornire copertura e un’ampia gamma di applicazioni a scuole, uffici e piccole imprese. L’aggiunta di sensori offre ai governi locali importanti dati sugli schemi di traffico, sul sovraffollamento degli spazi pubblici, la qualità dell’aria e molto altro, fornendo il ricco flusso di informazioni richiesto dalla pianificazione e dalla sicurezza pubblica del futuro, abilitato dall’analisi dei dati e dall’IA.

Connettività continua per tutti

Ogni comunità ha interessi diversi, e l’infrastruttura dell’illuminazione smart ha la flessibilità necessaria a rispondere a ciascuno di essi. Nel terzo episodio della nostra serie podcast sulle smart community(link), Khalid Aziz (link), Senior Vice President of Global Ventures e Business Leader in Smart Connectivity Solutions di Signify, ha classificato queste necessità in tre fasce. La prima è quella dei grandi ambienti urbani, con milioni di utenti e un gran numero di parti interessate nell’infrastruttura di connettività. Questa fascia richiede un approccio di neutral hosting maturo e strategico per distribuire l’infrastruttura in modo intelligente, efficiente e che soddisfi tutte le richieste.

Le città della seconda fascia sono quelle più in competizione con i grandi centri urbani, perché se non sono in grado di offrire lo stesso livello di connettività e gli stessi servizi faranno fatica ad attirare o a conservare cittadini e aziende. Sono meno complesse dei grandi centri, e possono sfruttare rapidamente l’infrastruttura di illuminazione già esistente come piattaforma di connettività, accelerando l’adozione e creando una proposta più concorrenziale.

La terza fascia include le comunità più piccole, spesso escluse completamente dalle discussioni riguardanti la connettività, come le comunità rurali e distaccate che solitamente non sono in grado di giustificare o attrarre grossi investimenti anticipati di infrastruttura. Ciò crea un grosso divario digitale fra queste comunità e le città più grandi, ma l’infrastruttura di illuminazione può aiutare a colmarlo. Le griglie già esistenti, abilitate con funzionalità wireless, possono aiutare ad avvicinare FTTN e locali, aiutando a distribuire un livello di connettività wireless fisso a più unità abitative.

In tutte e tre le fasce, la domanda di Wi-Fi esterno è sempre più alta che, secondo fornitori come Signify, crescerà del 18% con l’aumento dell’utilizzo degli ambienti esterni a seguito della pandemia da Covid-19. L’illuminazione smart come base per la connettività aiuterà a soddisfare anche questa domanda.

Ci vuole partnership

Con il sempre maggiore affollamento degli ambienti urbani, gli MNO hanno bisogno di addensare le reti per garantire che forniscano lo stesso livello di qualità ai propri clienti. Data la centralità degli immobili verticali, l’implementazione delle small cell a livello del suolo è l’opzione più efficace per espandere la portata in tutte le comunità urbane. Grazie alle migliaia di lampioni, fermate degli autobus, semafori e videocamere CCTV già connessi all’alimentazione, la strada per l’espansione della copertura di rete è spianata.

Ma poiché la gran parte delle risorse a livello di strada sono di proprietà dei governi locali, è necessario adottare una partnership fra pubblico e privato e un modello di neutral host per consentire a tutti gli MNO di ottenere un accesso equo. Questo è il modello che noi di BAI applichiamo alle nostre distribuzioni: un modello che collabora con le città per consentire di raggiungere i loro obiettivi, che soddisfa le esigenze di espansione degli MNO e integra l’infrastruttura dell’illuminazione smart, per offrire una copertura completa ai cittadini, in tutta la loro comunità.

Quando città, gestori di infrastrutture di neutral host e MNO lavorano insieme, ogni lampione può diventare un nodo di rete, creando una mesh che copre l’intera comunità e offre una connettività ininterrotta a dispositivi di tutti i tipi.

Scopri di più sulla storia dell’illuminazione smart nel nostro podcast con Khalid Aziz(link), Senior Vice President of Global Ventures e Business Leader in Smart Connectivity Solutions di Signify.

Justin Berger - BAI Communications

Justin Berger

Chief Strategy Officer, BAI Communications

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